mercoledì 3 gennaio 2024

 


«La Rai − Radiotelevisione Italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive»; questa frase fu pronunciata a Milano il 3 gennaio 1954, ore 11; la voce anzi voce e per la prima volta nella storia d’Italia, immagine era di Fulvia Colombo che con garbò sancì a nascita della televisione pubblica in Italia e diede i avvio alle trasmissioni televisive regolari del Programma Nazionale (l'attuale Rai 1)- Il primo programma televisivo in assoluto fu Arrivi e partenze, condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo. Insomma oggi sono 70 anni di trasmissioni Rai, la paleotelevisione, quella antica in bianco e nero, quella oggi tanto criticata e vituperata, a volte anche a ragione, ma ha un immenso merito culturale, sociale, antropologico, linguistico e così via. Riuscì nell’impresa dove aveva fallito la scuola sin dalla Riforma Casati del Regno di Sardegna, diventata poi legge del Regno D’Italia, dove fallì la riforma Gentile, dove ha fallito l’assurda pretesa del Fascismo, con un ridicolo neopurismo, che ebbe nell’imposizione del Voi la parte più comica: ossia il Voi era più Italico e Romano del Lei, troppo straniero, invece il lei era già attestato dall’italiano delle Corti e della Burocrazia e Diplomazia sin del 1500. La Televisione anzi il linguaggio di quella nuova tecnologia che per la prima volta poteva trasmettere lo stesso contenuto anche visivo in tutta Italia, quella piccola scatola magica fece il miracolo da un punto di vista linguistico che gli studiosi definirebbero “diacronico” di creare la «lingua della televisione» ha contribuito al processo di semplificazione e di svecchiamento della lingua italiana. Insomma la Tv ha contribuito all’affermazione dell'italiano neostandard e dell'uso medio, grazie anche a trasmissioni divulgative specifiche come trasmissioni per l’educazione degli adulti come la mitica "Non è mai troppo tardi "del maestro Alberto Manzi oppure piccoli gioielli per divulgare opere letterarie come l'Odissea, i Promessi sposi e altri (la divulgazione scientifica arrivò successivamente, dopo la metà degli anni sessanta).

P. S: La Televisione ha tanti programmi pessimi, altri mediocri, ma anche di alto profilo come LA BIBLIOTECA DEI SENTIMENTI condotta che potrete seguire sino al 5 gennaio alle ore 15.20 su Rai 3 e in differita su Rai Play, condotto da Greta Mauro e dallo scrittore Maurizio De Giovanni. Ma che ha come capoautore il mio amico
Andrea Di Consoli è un piccolo gioiello di educazione sentimentale, quella vera, quella empatica e delicata, che parte dai “libri come pretesto per parlare della vita, comprendere meglio il nostro vissuto, mettere a fuoco emozioni e stati d’animo”. E poi ricordiamoci che la Tv è stata , è e sarà sempre per tanti l’unica compagnia di una vita di solitudine. Non piace, basta spegnerla, ma forse qualcosa di buono verrebbe a mancare nella vita di ognuno.

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