Ha dato il nome a Lagopesole, anche Alessandro di Telese nel
suo De Rebus Gestis Rogerii Siciliae Regis di Alessando di Telese
scrive “vadit in oppidum quod vulgo nominatur Lacuspensulum”
descrivendo del soggiorno di Ruggero Secondo Di Altavilla detto il Normanno, in quel lago Carlo I D’Angiò nel 1278 vi fece immettere 10mila anguille, e
poi bonificato dai feudatari Doria..
Non c’è più da secoli, ma vi è un progetto
per ripristinarlo per una valorizzazione artistica ed anche economica della
zona. Al consigliere comunale di Fratelli D’Italia Vito Lorusso sorge una
domanda spontanea: che fine ha fatto il lago di Piano del Conte? Ormai
sono passati quasi dieci anni da quando il Comune di Avigliano approvava, all’unanimità,
con delibera del Consiglio Comunale del 24 novembre 2005, il progetto di
riqualificazione paesaggistica dell’insediamento rurale previsto nell’ambito
dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Beni Culturali tra la
Soprintendenza per i Beni Architettonici della Basilicata e la Regione
medesima. Il progetto prevedeva la riqualificazione generale
dell’area di Piano del Conte, attraverso la ricostruzione di quello che in
origine era il lago di Piano del Conte; tale bacino doveva essere ricreato
tramite la ricostruzione dell’antico argine in terra battuta del quale si posso
ancora vedere i resti (“Muro vecchio”) per la raccolta delle acque piovane. “Il
progetto prevedeva inoltre: la sistemazione a verde di una ampia zona; la
realizzazione di un orto botanico;il completamento della piantumazione così
come risulta dall’archivio storico di Napoli; la realizzazione di un pontile e
di aree turistiche attrezzate attraverso un cofinanziamento tra la
Soprintendenza e la Regione Basilicata” spiega Lorusso “Nel frattempo il
comune ha provveduto agli espropri e al pagamento dei terreni interessati dal
predetto provvedimento e, nonostante questa fase procedurale sia terminata da
tempo, la realizzazione dell’opera stenta ancora a prendere forma, finendo per
dare ragione a quanti (come il nostro gruppo politico) nell’approvare il
progetto sottolinearono la necessità di seguire tutta la fase di realizzazione
onde evitare di mettere a progetto l’ennesima opera pubblica incompiuta”.
Per l’esponente della minoranza in consiglio
comunale la realizzazione di tale progetto potrebbe rappresentare
una grande occasione di sviluppo e rilancio dell’economia attraverso la
valorizzazione dell’intero comprensorio, anche in considerazione della
vicinanza del lago sia al sito storico di Castel Lagopesole, sia a quello
storico ed archeologico di Toppa dei Sassi, nella Frazione Carpini in agro di
Filiano. “Già nel 2011 fu sollecitata l’amministrazione comunale e
nonostante ciò i lavori sono fermi. L’amministrazione comunale, inoltre, nella
relazione sullo stato di attuazione del programma per il 2011 affermò: “sono in
fase avanzata i lavori del primo stralcio per la realizzazione dell’intervento
di riqualificazione paesaggistica che vedrà il ripristino dell’antico lago nei
pressi di Piano del Conte” conclude Lorusso “per questo motivo, considerato che
tale affermazione non trova riscontro nei lavori realmente svolti, il 09
settembre 2014 è stata presentata dal sottoscritto e dal collega Donato
Bochicchio sempre del gruppo FDI (Fratelli d’italia) un’ interrogazione scritta
al Sindaco per conoscere se corrispondono al vero le notizie in possesso circa
il rischio di perdere i relativi finanziamenti e per conoscere le azioni che
l’amministrazione intende porre in essere per scongiurare detto rischio, nonché
per accelerare l’iter burocratico–amministrativo per procedere al completamento
dell’intera opera. Considerata la situazione di stagnazione economica nazionale
e comunale non possiamo permetterci di perdere i pochi finanziamenti che
sono messi a disposizione dalla Regione per il rilancio turistico del nostro
territorio”. Ora al sindaco di Avigliano Vito Summa la risposta.
Articolo
di Leonardo Pisani su www.giornalelucano.com
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