sabato 28 aprile 2018

QUANDO LA COMETA DI HALLEY APPARVE AI NORMANNI NEL 1066



Di Leonardo Pisani
Le cronache dell’apparizione della cometa di Halley sono antiche come il mondo, la prima volta registrata risale al 240 a.C., 25 maggio e fu osservata da astronomi cinesi della dinastia Qin nel 239 a.C., e per la prima volta documentata in forma scritta nel testo Shiji del 90 a.C. come "una stella a spazzola che appare a oriente e in seguito si sposta verso il nord", Poi anche nel 12 A. C, per molti credenti antichi era la famosa stella cometa che guidò i Re Magi a Betlemme, poi il 28 giugno 451 e coincide con la sconfitta di Attila a Chalons, alla battaglia dei Campi Catalaunici da parte del generale romano Ezio, con truppe reclutate soprattutto tra i barbari e affiancate dagli alleati Visigoti di Teodorico I.

Ma il passaggio antico più famoso resta quello del 24 aprile 1066, che sarà immortalato nell'Arazzo di Bayeux,  eseguito per festeggiare la battaglia di Hastings, combattuta il  14 ottobre 1066 a circa 13 km da Hastings, tra le truppe di Aroldo II, re degli Anglosassoni, e Guglielmo II,duca di Normandia. Un episodio importantissimo perché segna la conquista normanna dell’antica Albione e l’elevazione a casa regnate per i discendenti di Rollone, primo Jarl di quei norreni che si stabilirono in Normandia,  Guglielmo detto il bastardo, in quanto figlio more danico ossia naturale e fuori del matrimonio, ma considerato per gli antichi normanni del tutto legittimo per le loro usanze, divenne Gugliemo il Conquistatore, Guglielmo I di Inghilterra e i suoi discendenti sono ancora i regnati della Gran Bretagna. Figlio del duca di Normandia Roberto I  e di Herleva, di umili origini  e di straordinaria bellezza, era figlia di Herberto, un cameriere del duca, nacque a Falaise l’otto novembre 1028 a Falaise. Il padre Roberto I decise di andare in pellegrinaggio a Gerusalemme, nonostante fosse giovane, aveva venticinque anni e di fisico prestante, preferì fare testamento in anticipo e fu previdente, sulla strada del ritorno morì a Nicea il 2 luglio 1035, Roberto il Magnifico e anche Roberto il Diavolo per il suo carattere bellicoso, fu in un primo momento seppellito nella chiesa di Santa Maria a Nicea. Solo  nel 1086, Guglielmo I ordinò una missione a Costantinopoli, per recuperare i resti del padre e tumularli in Normandia. Ottenuto il permesso dal Basileus Isacco II Angelo, i resti di Roberto furono trasportati in Puglia dove gli inviati, nel 1087, appresero della morte del duca di Normandia e re d'Inghilterra, Guglielmo, per cui decisero di seppellire i resti di Roberto  nei domini del Duca di Puglia e Calabria, il normanno, Ruggero Borsa D’Altavilla.  Gli Altavilla avevano rapporti di parentela con il figlio primogenito di Guglielmo I e pretendente al trono, infatti Roberto II aveva sposato Sibilla, cugina di Ruggero Borsa e era anche stato crociato assieme a Boemondo e Tancredi d’Altavilla. Proprio a Melfi, si fermò prima di partire verso Gerusalemme ed anche al ritorno.

Colui che aveva ordinato la tessitura, era un personaggio complesso, Oddone oltre che vescovo, fu  abile politico e guerriero. Amante delle arti, oltre a ordinare il famoso arazzo di Bayeux , ha sponsorizzato la prima versione della Chanson de Roland . Oddone era il figlio primogenito del cavaliere Erluino di Conteville (ca. 1001-ca. 1066) e di Herleva, nato in Normandia nel 1036, era il fratellastro minore del futuro Duca e Re di Inghilterra, Gugliemo I. Avviato alla carriera ecclesiastica, nel 1047 fu nominato vescovo di Bayeux, aveva  11 anni e la nomina creò malcontenti, ma assieme al fratello Duca, riuscì a  riordinare la diocesi di Bayeux. I due erano molto legati, infatti Guglielmo diede diversi feudi a Oddone, che divenne dopo il re, l’uomo più ricco in Normandia e Inghilterra. Il vescovo ordinò l’arazzo non tanto per celebrare la vittoria ad Hasting, ma più per affermare il diritto dinastico di Guglielmo,  sul trono Inglese. Infatti il Duca normanno era stato nominato successore dal re  Edoardo il Confessore non avendo un erede diretto e Guglielmo era pronipote di Emma di Normandia, la madre di Edoardo. L’arazzo contiene la raffigurazione di 626 persone, 202 cavalli e muli, 505 animali di altro genere, 37 edifici, 49 alberi. In tutto 1515 soggetti forniscono una miniera di informazioni visive sull'XI secolo: per la storia navale si apprende dalla forma delle vele che le navi utilizzate erano di tipo vichingo; per l'oplologia che le armi usate da ambo le parti erano di origine scandinava; per l'araldica si registra il primo uso in battaglia di insegne allo scopo di distinguere amico da nemico.
Nel 1096, Oddone accompagnò il nipote Roberto II in Italia, dovevamno partire per le crociate. Il vescovo prima si fermò a Melfi, poi a Palermo a incontrare il conte Ruggero I D’Altavilla, dove morì all’improvviso nel febbraio del 1097.

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