domenica 19 ottobre 2014

19 OTTOBRE 1841 NASCE DOMENICO RIDOLA, PIONIERE DELL'ARCHEOLOGIA ,FONDATORE DEL PRIMO MUSEO LUCANO A MATERA



« ... Consentitemi soltanto che io possa giustificarmi di una colpa che taluni vogliono attribuirmi. Essi dicono: costui non ha diritto di parlare, perché non figlio ubbidiente della Scuola, non è un archeologo di buona lega, non è diplomato. Confesso non essere un archeologo di professione ed ufficialmente riconosciuto tale, perché non ho tanto di diploma. Dite, se vi piace, che io sia un allucinato che si consola di poter affermare che non fu solo effetto del caso o della cieca fortuna, se potei dimostrare che nel Materano fu largamente rappresentata l'epoca della pietra scheggiata e, più largamente ancora, quella della pietra levigata; se riuscii a scoprire la necropoli ad incinerazione a Timmari e là stesso, più tardi ancora, un'assai ricca stirpe votiva; se seppi interpretare l'uso delle trincee e con queste scopersi le capanne di Sette Ponti e di Serra d'Alto; se infine riuscii a fondare a Matera un vasto Museo, tutto di roba locale e che, per questo, fu giudicato unico nel suo genere e se il misero trovatello nutrito e vestito della mia carità ebbe l'onore di essere adottato dal Governo Nazionale... »
Questo l’intervento di Domenico Ridola alla Società Romana di Archeologia prOnunciato il 3 marzo 1924, era un medico e politico, ma fu anche un grande archeologo  membro dell’Istituto Archeologico Germanico, dell’Accademia Francese di Archeologia, dell’Accademia Pontoniana e della Società Magna Grecia. Per i suoi alti meriti venne nominato anche ispettore degli scavi e monumenti di antichità per Matera.  Uomo di profonda cultura, legatissimo alla sua Matera, tanto da rimanervi e rinunciare ad una brillante carriera accademica nell’insegnamento della medicina.
A lui si deve  l’istituzione la creazione del  più antico museo della Basilicata, che ora porta il suo nome: Museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera è il più antico museo della Basilicata. Istituito il  9 febbraio 1911  ed medico Domenico Ridola,donò allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche frutto di anni di ricerca e di scavi, presenta le numerose testimonianze rinvenute nel territorio della provincia materana e delle Murge. Il Museo è ospitato nei locali del seicentesco convento di Santa Chiara e raccoglie materiali dall'epoca preistorica fino al III secolo a.C.
Domenico Rodola nacque a Ferrandina il 19 ottobre 1841 l 13 ottobre da Gregorio e Camilla De Gemmis, ma dopo pochi mesi viene portato a Matera nell'antica casa di via Tre Corone.
I Ridola sono   benestanti, il che permette al piccolo Domenico  di studiare, prima ,presso la scuola privata del canonico Eustachio Guanti e, poi, presso il seminario Lanfranchi.  studenti su tesi di fisica e chimica.

“A 24 anni, nel 1865, si laureò brillantemente e continuò a frequentare i luoghi di cura partenopei e s’impegnò nella traduzione di riviste scientifiche in francese, inglese e tedesco, grazie a corsi di lingue che aveva frequentato.
Risultò primo ad un concorso indetto dalla Facoltà napoletana, ma non ottenne la somma della borsa di studio, poiché fu assegnata ad altri due studenti che non avevano nemmeno partecipato al concorso, ma continuò i suoi studi in Italia ed all’estero, per l’interessamento dei suoi genitori. Negli anni successivi lo ritroviamo a Bologna, Milano ed a Vienna, in contatto con eminenti scienziati dell’epoca. Rinunciò a stabilirsi a Napoli, dove avrebbe potuto intraprendere una brillante carriera universitaria, poiché rientrò a Matera a causa dell’infermità del padre ed avviò il suo studio medico in via Duomo, mettendo a disposizione dei pazienti le sue notevoli conoscenze scientifiche e tecniche, sconosciute ai suoi colleghi, ancorati alla medicina ippocratica.
Fu conosciuto per aver approfondito le ricerche su una malattia della bocca, detta “Malattia di Ridola (fonte http://www.sassiweb.it/)
Poi iniziò anche l’attività politica: Consigliere comunale di Matera il 22 luglio 1878, per 36  anni Consigliere provinciale di Matera e Membro della Deputazione provinciale di Matera, poi nel 1892 divenne sindaco della Città dei Sassi, poi l’0igresso nella politica nazionale:  deputato per il collegio di Matera dopo la prematura morte dell’on. Michele Torraca nel 1906. Nel 1909 venne rieletto sconfiggendo Nicola De Ruggieri. Nel 1913, a 72 anni, non si ripresentò alla Camera ma il 16 ottobre 1913 fu nominato senatore aderendo prima al gruppo liberale poi all’Unione Democratica, iniziò l’attività intorno al 1870 “forte di letture di trattati di archeologia, quando l'amico farmacista Riccardi gli regala una punta di freccia in piromaco (in realtà in selce) - rinvenuta insieme a conchiglie fossili nell'agro materano - decide di dedicarsi ad una più sistematica attività di sopralluoghi.
LAMPADA USATA DA DOMENICO RIDOLA

A muoverlo in questo senso non è soltanto la bellezza dei reperti, il gusto della ricerca e della scoperta, ma anche e soprattutto la possibilità di spingersi ancor oltre nella conoscenza della storia della sua città. 
RIDOLA ALLA GROTTA DEI PIPISTRELLI

Tra quest'anno e il 1878 scopre ed esplora la Grotta dei Pipistrelli, a circa 4 chilometri dalla città: comincia, così, la sua attività di archeologo”  fonte http://www.lacittadelluomo.it/
Il Ridola cominciò ad effettuare numerose campagne di scavo in tutto il territorio materano e delle Murge, e tra le sue scoperte grande importanza ebbero:
materiale preistorico risalente al Paleolitico in tutta l'area materana, in particolare nella grotta dei pipistrelli;
numerosi villaggi trincerati di epoca neolitica; la sua intuizione lo portò a scoprire le prime trincee osservando il colore più scuro dell'erba nei fossati circolari rispetto all'erba circostante che, nel mese di giugno, era più secca;
un'importante necropoli ed una ricchissima stipe votiva a Timmari;
il sito neolitico di Serra d'Alto, celebre per le sue ceramiche;
tombe a grotticella ed a tumulo delle Età dei metalli.

Tutto il materiale raccolto in anni di ricerche fu da lui donato allo Stato nel 1911,  prima conservati nel suo studioa  Via Duomo, poi in alcuni locali del Liceo Duni, ed infine nell’ ex convento di Santa Chiara, ora  custoditi nel museo archeologico nazionale di Matera a lui dedicato.
Domenico Ridola muore l'11 giugno, a 91 anni, senza aver mai smesso di esercitare la sua attività di ricercatore e studioso.
IL CORTEO FUNEBRE DI RIDOLA 

Opere
Un'efficace metodo di cura in talune forme gravi d'isterismo. 1889
Caso di sanguisuga in trachea. 1894
Avanzi di stazione preistorica e necropoli ad incinerazione scoperta a Monte Timmari presso Matera. 1900
La paletnologia nel Materano. 1901
Quagliati Quintino - Necropoli arcaica ad incinerazione presso Timmari nel materano. 1906
Le origini di Matera. 1906
Per la Lucania Antica (Discorso inaugurale della nuova sede del Museo Provinciale di Potenza). 6 settembre 1907
Brevi note sulla stazione preistorica della Grotta dei Pipistrelli e della vicina grotta Funeraria. 1912
Villaggi trincerati preistorici nel Materano. 1924
Le grandi trincee preistoriche di Matera : la ceramica e la civiltà di quel tempo. 1926



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