Il formidabile Marcel Cerdan parlando degli inizi della sua
carriera ad una radio francese, ricordò due incontri sostenuti con un italiano ormai a fine
carriera ma dal talento incredibile, il mondiale dei medi racconto che ebbe
molto da imparare da quei match soprattutto su come boxare nel corpo a corpo e
poi :” Ho tirato di boxe contro Locatelli e per molte riprese ho
creduto di combattere contro Satana , nonostante mi fossi fatto il segno della croce ...”. Parliamo di
Anacleto Locatelli , anzi Cletò come lo
chiamavano nella Ville Lumiere, dove era diventato un idolo dei parigini,
ospite di serate mondane, habituè della rive gouche e dell’ippodromo.
Una
vedette che incantò tutti con la sua arte nel boxare; così lo descrive Umberto
Branchini che lo vide combattere: “Magnifico esemplare della più bella scuola
pugilistica, non diciamo italiana, sia per lo stile e il talento personale sia
per aver assimilato da molti ring, avendo vissuto la sua pagina sportiva
soprattutto all’stero. Grande classe e grande spettacolo. Tecnico, combattivo, solido, generoso, espressione di alta scuola il suo diretto sinistro sempre doppiato, con un breve passo di avvicinamento, che era preludio di altri colpi, spesso portati in serie. Era perciò non solo un grandissimo pugile, ma un protagonista tanto spettacolare da diventare la vedette numero 1 di Francia e del Palazzo dello sport di Parigi”. Branchini considerava Locatelli il più forte peso leggero europeo mai esistito, Steve Klaus, Giuseppe Signori, Roberto Fazi, il suo antico avversario Saverio Turiello per citare qualche nome lo considerano il più grande pugile italiano.
Fu un giramondo, nato per caso a Bellinzona in Svizzera il 5 novembre 1906 , da genitori lombardi, ritornò piccolo a Milano, la passione per la boxe lo travolse subito, ancora ragazzino girava per le vie di Milano con dei guantoni da boxe fatti con stracci per giocare con gli amichetti, poi la palestra dal maestro Garzena, spesso girava con un suo amico Carletto, che poi diverrà medaglia d’oro olimpica ad Anversa e campione europeo dei leggeri; el neger di Porta Romana Orlandi, dal magnifico gioco di gambe e tecnica sopraffina. Un breve periodo da dilettante, senza lode e infamia, Cleto diventa subito professionista e dimostra subito oltre alla sua classe, altre caratteristiche, : combatte contro chiunque e ovunque basta che la borsa sia buona. Debutta il 17 gennaio
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LOCATELLI- Van KlAVEREN |
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LOCATELLI- Van KlAVEREN |
LOCATELLI-HUMERY |
E un artista del Ring”. Orgoglio ne ha il milanese, neanche un emse dopo sconfigge di nuovo sempre al Madison Jack Kid Berg e si prepara la rivincita con Canzoneri. E’ il 2 febbraio 1934, il Madison è pieno; stracolmo di italo americani ed italiani, Canzoneri è un idolo ma anche Cleto ha i suoi ammiratori; nel cartellone tanti “italiani” Mike Belloise, Frankie Covelli,Charley Bedami, Johnny Bonito,Leonard de Genio. Incontro duro, la classe del milanese contro la aggressività del “siciliano”, le schivate millimetriche dell’italiano contro la velocità dell ‘italo americano. Poi il giallo; il primo verdetto fu di parità, poi cambiato in una sconfitta per Anacleto Locatelli, il New York Time criticherà questa decisione, facendo capire che il vincitore fu L’Italiano Locatelli.
Nat Fleisher fu profeta, Cleto meritava un mondiale ma non ebbe mai la possibilità di sostenerlo, molti suoi incontri americani non risultano nei record – affrontò scoperto da poco anche Charley Burley con un Nd- ma sconfisse pugili di livello mondiale e campioni mondiali; qualche nome : un pari ed una vittoria contro Benny Bass mondiale dei superpiuma, vittoria ai punti contro Frankie Klick mondiale dei superpiuma, vittoria contro Fritze Zivic futuro mondiale dei welter, in più sconfigge i forti Izzy Jananzzaro, Eddie Cool che ha sconfitto Lou Amber. Ma ormai Cleto sta invecchiando, in Usa ha difficoltà oggettive: parla a stento l’inglese e non ha un vero manager, poi l’età avanza ed arriva il problema che lo assillerà per sempre: il peso. Già da leggero non aveva molta potenza, anche se la velocità e la precisione gli permettevano di far male, ora si sta trasformando in un welter; per evitare di mettete peso dorme molto e mangia pochissimo, questo lo renderà spesso debole e flebile. Arrivano le prime sconfitte anche se con pugili fortissimi come Ceferino Garcia futuro cmondiale dei medi, Bobby Pacho, il possente Jimmy Leto.
Finita l’avventura americana
ritorna a Parigi, la sua scienza pugilistica è sempre straordinaria, ma ormai
combatte in categorie non sue e sente i colpi, affronta sempre forti pugili
come il tedesco Gustav Eder dal pugno da ko, perde l’europeo dei welter contro
il forte Felix Wouter, ormai sta diventando un collaudatore, di lusso ma sempre
collaudatore per pugili in ascesa come l’algerino Koudri e il fuoriclasse
Marcel Cerdan, qualche sprazzo di classe lo dimostra con i pareggi contro il
rude e forte Vittorio Venturi;Turiello e Orlandi ma ormai è un ex pugile che
perde contro avversari che aveva un tempo dominato come Tenet o Van Klaveren.
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CERDAN-LOCATELLI |
Arrivano le sconfitte dagli
emergenti come Dejana, Palermo, i franchi scarseggiano ed addirittura affronta il mediomassimo
Oldoini a Milano nel 34. Continuerà a salire sul ring sino al 1941, ha 36 anni, ha
guadagnato molto ma conduce una vita
troppo dispendiosa, poi il Fato si accanisce anche: il suo locale è distrutto
dai bombardamenti tedeschi; rimane senza lavoro, rimane senza soldi.
Nonostante
ormai parigino di adozione, verrà anche arrestato a fine guerra, accusa : era
fascista perché ricevuto dal Duce. Fortunatamente fu liberato subito, ma in
qualche intervista si lamentò molto di quell’episodio . Cletò che aveva
stregato Parigi, finì la sua vita in miseria, come un barbone, aiutato da
qualche antico ammiratore, qualche lavoretto saltuario; qualche intervista che
dava in cambio di sigarette e una bottiglia di vino. Orgoglioso rifiuta
l’invito della federazione pugilistica italiana che voleva trovargli una
collocazione. Una sera fu ritrovato senza sensi, vicino alla Senna – aveva una
stanza nei presi del fiume- non fu riconosciuto subito, lo portarono
all’ospedale di Creteil, dove morirà il 5 ottobre 1961, aveva 55 anni ma
sembrava un uomo di oltre 70 anni; segni di una vita vissuta dalla gloria ai
bassifondi della Senna; un grandissimo pugile ed un uomo pieno di orgoglio che
accettò il suo destino senza chiedere nulla a nessuno.
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CERDAN-LOCATELLI |
Il suo record- anche se
incompleto- è di 164 incontri con 102 vittorie ( 24 prima del limite), 41 sconfitte ( 4 priam del limite) 18 pari e
un Nd
guarda pisani la storia l hanno fatta quas solo i pesi massimi c he fino al 2002 è stata una categoria seguitissima quando tyson si è ritirato è finito noi abbiamo avuto 2 campioni in questa categoria uno è stato una leggenda l altro no carnera ancora oggi purtroppo viene sminuito questa è la ricompensa che quel cristiano ha ricevuto sopratutto quando si fece masssacrare dall ebreo che poi lui lo batte per l infortunio alla caviglia come disse uno non per che max baer kissa QUALE BOMBA UMANA FOSSE SE AVESSE VOLUTO AVREBBE UCCISO CHIUNQUE CON UN SOLO PUGNO E LUI HE NON LO HA VOLUTO PERCHE APPUNTO COME LO HAI DEFINITO ANCHE TU ERA UN GIGANTE DAL CUORE D ORO UNO DEI OTIVI CHE BAER VINSE PERCHE LUI ERA UN BASTARDO INVECE CARNERA ERA BONACCIONE PUODARSI PURE CHE SE BAER FOSSE ALLENATO E NON FOSSE STATO PUTTANIERE PER ME ALDIFUORI DI CARNERA SAREBBE STATO POTUTO ESSERE INSUPEBILE PER ME RIMANE NETTAMENTE INFERIORE A SCHAAF PER IL MOTIVO CHE TI HO SPIEGATO NELL ARTICOLODI BAER SPERO DI POTER VEDERE IL FILM CINDREELLA PER VEDERE IL MODO CATTIVO IN QUI LO DESCRIVEVANO
RispondiEliminaMax Baer era un grandissimo pugile, superiore a Carnera; pur ottimo pugile
EliminaComplimenti, articolo stupendo!
RispondiEliminagrazie Fabio Vetro, da te vale doppio
Eliminaottimo articolo!
RispondiEliminaaggiungo un particolare.
su letto di morte disse alla sua nipote 'je suis foutù, ma niece''
grazie, non conoscevo questo aneddoto
Eliminaguarda dal punto di vista tecnico baer lo reputo superiore a carnera sono d accordo con te cmq secondo te se non si fosse azzopato tu dici che lo avrebbe sconfitto come gli disse al film i pugni nascono dai piedi primo e tu ne avevi soltanto uno atendo sempre con piacere le tue risposte su qualsiasi tuo articolo
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