giovedì 22 ottobre 2015

IL CAMPIONE DI SUA MAESTA' BRITANNICA ED IL GIOVANE MARINAIO YANKEE- RACCONTO DI LEONARDO PISANI

TED KID LEWIS IN AZIONE
La guerra stava svolgendo al termine; non si era mai visto un tale conflitto nella storia dell’umanità. Persino gli americani di Wilson  decisero di intervenire contro quegli imperi centrali; vecchi arnesi retrogradi di un mondo ormai superato. . Una formazione di yankee era di stanza a Londra; nel tempo libero alcuni pugili non avevano di meglio  che menare le mani contro gli ex colonizzatori, Del resto la partita era ancora aperta tra gli inventori della noble art e i nuovi signori del pugilato. Non si andava troppo per il sottile. Non si misurava né peso,né esperienza, veri prof contro dilettanti. Si combatteva contro chiunque ed a qualunque condizione. Quella sera però vi doveva essere solo una esibizione ma attesissima. Il campionissimo Ted Kid Lewis; il campione mondiale dei welter avrebbe mostrato la sua immensa classe contro un soldato americano. Il Kid, gloria di sua Maestà Britannica; il pugile che non temeva nessuno avrebbe dato spettacolo. Ma bisognava trovargli un pugile all’altezza, La scelta degli americani ricadde su un giovane medio della Pennsylvania. I sudditi del regno non lo conoscevano ma negli State già incominciava a far parlare di sé; ma l’Atlantico era troppo grande, E poi che cosa era l’America:  un posto dove tutto era grande e spesso pacchiano: grandi case, grandi grattacieli; nessun castello e nessun senso estetico come nell’Impero Britannico, Poi c’era la guerra; le notizie erano scarse. Il  Kid era sicuro di sé; anche se l’avevano avvisato che quel giovane medio non era poi tanto male. Era professionista da un lustro ma già aveva mietuto vittime sui ring di mezza America. Ma poteva l’uomo che aveva battuto la meraviglia del ring Jack Britton avere problemi? Il pugile da oltre 200 incontri temere un quasi esordiente della Pennsylvania? Qualche mese prima aveva pareggiato contro Benny Leonard; nel New Jersey un match duro sulle 15 riprese contro un asso del ring; l’ebreo dalla perfetta pettinatura era un “mulino umano”;  si sarebbe divertito contro quel soldatino americano; era un medio pazienza ma lui era Ted Kid Lewis il campione mondiale.

La sala era piena, il Kid salì sorridendo ed alzò le mani; un boato di applausi. Anche gli americani osannavano il campionissimo Ted Kid Lewis, era un avvenimento da rasentare l’impossibile  assistere ad una sua esibizione, e poi dopo tante battaglie contro i prussiani…  L’americano entrò; capelli nerissimi a spazzola; uno sguardo duro. Non aveva paura; forse l’incoscienza della gioventù. Poteva avere sui 24 anni. Non guardò neppure il campione; salutò dei commilitoni e scherzava. Impavido; folle pensarono gli inglesi: il solito pazzo americano montato di testa: il Kid gli darà una lezione di classe pugilistica. Suonò il gong; come di abitudine il Kid attaccò subito; voleva giocare un po’ con il ragazzotto. Ma non riusciva  a colpirlo; quel ragazzo era  un furetto; si muova velocemente; impossibile colpirgli la testa; la muoveva in continuazione. Un moto continuo; un vortice di movimento ed un vortice di pugni che arrivano da ogni angolo. Ted Kid Lewis rimase frastornato; era la cosa più veloce che abbia mai visto in vita sua. Neanche Benny Leonard era così fulmineo nel New Jersey. Il campione si innervosì e l’esibizione diventa un vero incontro. Finì  la prima ripresa; gli americani  in estasi: il ragazzo stava bastonando il campione mondiale. I britannici sconcertati. Ma che succede? Si chiedevano. Il Kid forse sta giocando come il gatto con il topo; scherza e poi uscirà fuori con i suoi attacchi micidiali. Ted Kid Lewis invece era perplesso; quel ragazzotto era un portento,  un perenne moto continuo; una mitragliatrice umana.  Ma chi era ? Da dove viene quella  ira di Dio. La seconda ripresa iniziò; ormai era un match vero. Il Kid si decise  di fare sul serio. Ci provò e non ci riuscì tranne qualche debole qualche colpo al corpo. Quello yankee era inarrivabile, intoccabile nel suo movimento perenne.  L’americano lo guardò fisso; ogni azione di Lewis la conosceva  in anticipo; era letto. Il campione combatteva come Don Chisciotte contro un mulino a vento. Anzi contro il Mulino umano di Pittsburgh.
Scoppiò la tempesta sul ring; i colpi sembrano arrivare da ogni parte; dal tappeto, dal cielo; da fuori il ring. Poi un gancio al corpo  e Ted Kid Lewis  si afflosciò al tappeto. Ko. La sala  ammutolita; nessuno ci credeva neanche i marines americani. Era successo l’indefinibile. Poi un boato; i capelli volano in alto; fischi e grida. Un miracolo…   Il Kid si rialzò; non ci credeva ancora., Si avvicina al ragazzo e gli chiese : “Ma chi diavolo sei”. “Qui sono solo un soldato: il marinaio  Edward Henry Greb di Pittsburgh; ma mi chiamano  Harry”.  Rispose il ragazzo.
Il giovane  poi ritornò in America, e divenne una leggenda.
HARRY GREB DA MARINE

Questa è una storia romanzata; di fantasia ma che si basa su alcuni fatti  reali : il giovane Harry Greb ha combattuto  nel 1918 a Londra nei tornei tra alleati ed poi Greb e Ted Kid Lewis si incontrarono  in esibizione; un episodio poco noto ma che divenne un incontro vero perché l’aggressivo Kid iniziò a combattere sul serio mettendo a segno un tremendo gancio sinistro alla mascella di Greb; Harry lo punì con una valanga di colpi mettendolo ko con un gancio sinistro al corpo. 

 Oltre 300 incontri; negli ultimi anni combattendo senza un occhio; surclassando medi, mediomassimi e massimi di livello mondiale. Dando lezioni di boxe a Jack Johnson; che irritato disse “è più facile colpire la sua ombra”. Malmenando Jack Dempsey; il terrore  del  al suo apogeo.
Oltre 2000 spettatori pagarono in quel 27 luglio 1920 per vedere il Mulino umano malmenare il maglio di Manassa in allenamento.
L’unico vincitore di Gene Tunney morì a 32 anni durante un’operazione chirurgica al naso il 22 ottobre 1926; aveva difficoltà respiratorie e d da tempo anche il suo occhio destro vedeva poco; andava a letto con la luce accesa.
Edward Henry Greb è nato da genitori tedeschi a Pittsburgh in Pennsylvania il 6 giugno 1894; debuttò nel professionismo nel 1913 e prima di poter disputare un mondiale sostenne 237 incontri; un’enormità prima di affrontare  e battere il 31 agosto 1923 a New York l’italiano Johnny Wilson – vero nome Giovanni Panica – ed inoltre mantiene un record stratosferico che non potrà mai essere battuto : dal 1916 al 1923 sostenne  178 incontri senza mai essere sconfitto.


Harry Greb in carriera ha  sconfitto 18 uomini che detenevano , aveva tenuto , o avrebbero detenuto  campionati mondiali , e questo in un momento in cui c'erano solo 8 divisioni nella boxe e un unico campione in ogni divisione .
WILSON-GREB
 I 5 campioni  dei medi che Greb ha sconfitto erano Mike O'Dowd , George Chip , Al McCoy , Mickey Walker , Tiger Flower e Johnny Wilson, dal quale ha vinto il titolo . Ha anche sconfitto 4 medi pretendenti al  titolo Eddie McGoorty , Frank Mantell , Jeff Smith e Bryan Downey . Greb sconfitto 7  campioni del mondo dei pesi medio  massimi ,:Mike McTigue , Jack Dillon , Battling Levinsky , Tommy Loughran , Jimmy Slattery e Maxie Rosenbloom e un futuro campione del mondo dei pesi massimi , Gene Tunney quale ha combattuto cinque volte . Notevole ! Ha anche sconfitto 4 medi pretendenti al  titolo Eddie McGoorty , Frank Mantell , Jeff Smith e Bryan Downey

Inoltre ha battuto anche assi del ring Jack Blackburn ;Tommy Gibbons, Mike Gibbons, Kid Norfolk; Leo Houk  ed i massimi Bill " Ko " Brennan, Billy Miske e Gunboat Smith.. Il “campione”  dei mediomassimi Georges Carpentier lo evitò come una peste.  Così anche Battling Siki. 

1 commento:

  1. la storia , anche se romanzata, è di quelle che incoraggiano a soffrire e vincere in tutti i campi.

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