Tempo di crisi e difficoltà
per le famiglie? Si può andare oltre le
normali forme di assistenza o palliativi sociali? Di certo le famiglie italiane vivono un
periodo difficile, specie nel mezzogiorno d’Italia; situazione che ha aggravato
ed ha moltiplicato il numero dei richiedenti aiuto ai servizi sociali . Inutile
sottolineare ma meglio farlo che tale situazione si ripercuote inevitabilmente
sulla capacità di far fronte al pagamento dei tributi, anche locali. Lo Sblocca
Italia ha previsto un articolo che propone una innovativa soluzione “il baratto
amministrativo che prevede una riduzione o una esenzione dai tributi comunali
per quei cittadini che propongano progetti di interventi di pubblica utilità.
Una norma utilizzata in alcuni comuni ad esempio la nordica metropoli Milano ;
segno evidente che il problema è sentito in tutto il territorio nazionale ma
non in Basilicata. O meglio è stata proposta con una mozione dal gruppo consiliare "Moliterno sei tu
" -primo firmatario il consigliere comunale Alfonso Panebianco – della
minoranza nel consiglio comunale nella cittadina della Val d’Agri.
Questa è la norma l’art.24 della legge 164 del
2014 il cosiddetto Sblocca Italia prevede la possibilità per i comuni di
effettuare il baratto amministrativo e lo stesso recita: “I comuni possono
definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione
di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché
individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono
riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze,
strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di
interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la
valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In
relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare
riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere.
L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici
tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio
sussidiario dell'attività posta in essere.
Insomma ogni comune può predisporre un regolamento
calibrato alle proprie esigenze e ai bisogni dei cittadini (in particolare può
indicare come criteri di accesso l’indicatore ISEE e attribuire un punteggio
maggiore alle persone disoccupate, in cassa integrazione o malate).
Il gruppo “Moliterno sei
tu” rimarca che il baratto amministrativo è una modalità che
concilia l’obbligo del pagamento dei tributi con le disponibilità del nucleo
familiare e si delinea come un ulteriore strumento di politica sociale a favore
dei nuclei disagiati.
Quindi con una mozione
hanno proposto al consiglio comunale di impegnare il sindaco Tancredi e la sua
giunta comunale ad a introdurre, alle
condizioni che questa amministrazione riterrà necessarie e utili, il cosiddetto
baratto amministrativo, in applicazione dell’art. 24 della legge 164 del 2014.
Vedremo se Moliterno sarà la comunità apripista ad adottare in terra lucana per
primi questo provvedimenti. La risposta la primo consiglio comunale della
cittadina valligiana.
Articolo di Leonardo Pisani su www.giornalelucano.com
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