di Leonardo Pisani
Secondo molti storici gli occhiali da sole hanno meno di un secolo di vita, ma ciò secondo il ricercatore lucano Raffaello Glinni, non corrisponde a vero . In verità affondano in verità le radici molto lontano nel tempo. Alcune bende a protezione dal sole , in pelle di foca con strette aperture sugli occhi , vennero realizzate dal popolo degli Inuit del Polo per proteggersi dal riverbero della neve e del ghiaccio. Nell’Antica Roma Nerone usava uno smeraldo, pietra con un colore che ha un effetto riposante sulla vista ,per proteggersi dal sole e per osservare lo spettacolo dei gladiatori. Anche in Cina, intorno al XII secolo, nelle aule di giustizia si utilizzavano lenti color fumo in quarzo per permettere ai giudici di nascondere lo sguardo e apparire imparziali.
«Secondo la storiografia ufficiale, i primi occhiali da sole , come oggi intesi, furono realizzati a Venezia nel '700 , prodotti dalle vetrerie di Murano, usate durante i trasferimenti in gondola, soprattutto per le dame o per i bambini – spiega Glinni- Ma in una fonte storica molto precisa , porta ad indicare alla fine del 1500 ,quale primo effettivo inventore degli occhiali da sole, in Don Giovanni (Gian) Vincenzo Pinelli , un membro di una famiglia nobile lucana .
Fu infatti, Don Giovanni (Gian) Vincenzo Pinelli (Napoli, 1535 – Padova, 31 agosto 1601), fratello del duca di Acerenza Galeazzo Pinelli, a realizzare con certezza i famosi occhiali, alla fine del 1500, modello che fu poi utilizzato a Venezia».
Don Giovan Vincenzo Pinelli, umanista, figlio di Cosimo, I^ Duca di Acerenza , dedicò la sua vita agli studi apprendendo l'arabo, lo spagnolo ed il francese ed applicandosi alle lettere, alla matematica, alla fisica ed alla botanica, Ospito presso la propria abitazione a Padova Galileo Galilei ( e non è un caso ) ,nonché Girolamo Mercuriale, Torquato Tasso, Roberto Bellarmino, ed ebbe stretti rapporti con Federico Borromeo. Morì a Padova nel 1601 con la fama di "dotto dei dotti". Trascorse la sua gioventù ad Acerenza ,Napoli poi si trasferì a Padova, per completare gli studi. La sua corrispondenza letteraria lo mise al centro di una rete europea di virtuosi. È stato anche un botanico celebre, bibliofilo e collezionista di strumenti scientifici.A Padova, è ricordato da via Vincenzo Pinelli, e dal genere botanico Aroid Pinellia.
La sua enorme biblioteca era probabilmente la più grande nel XVI secolo in Italia, costituita al momento della sua morte da circa 8.500 opere stampate, oltre a centinaia di manoscritti , taluni rarissimi . Quando morì, nel 1601, Nicolas Fabri de Peiresc era nella sua casa ed ebbe a trascorrere alcuni mesi a studiare la sua biblioteca , a prendere appunti dai suoi cataloghi. Il Segretario di Pinelli, Paolo Gualdo, scrisse e pubblicò (1607) una biografia di Pinelli, che è anche il ritratto dello studioso perfetto e collezionista di libri, biografia che fornisce oggi la preziosa notizia sugli occhiali.La sua collezione di manoscritti, quando fu acquistata dalla sua tenuta nel 1608 per la Biblioteca Ambrosiana, riempì 70 stanze. Pinelli si è distinto tra i primi collezionisti bibliofili che ha stabilito le basi scientifiche per la biblioteca privata metodicamente assemblata, complice la relativamente nuova figura-nel mondo- europea del libraio.
Ma Glinni, quale è il collegamento tra il Pinelli e l’invenzione degli occhiali?
«Il suo amore per i libri e manoscritti, e il suo interesse per l'ottica, derivò da una sua disabilità: un incidente d'infanzia aveva danneggiato la visione di un occhio, costringendolo a proteggere la sua visione debole con lenti verdi tinta , le c.d. lenti bruciate di Venezia da lui stesse realizzate.. Probabilmente , quale botanico, notò che il colore verde delle foglie filtrava la luce senza produrre danni» .
Quindi, questo problema fisiologico portò alla invenzione degli occhiali da sole?
« Certamente, mise a punto i famosi occhiali da sole ben 100 anni prima che a Venezia. Proprio l’interesse per l’ottica , lo spinse a studiare tra i primi al mondo Leonardo Da Vinci , tanto che scrisse nel 1585 il “ Discorso sulla pittura di Leonardo da Vinci , così dimostrando di possedere addirittura l’originale del Trattato di Leonardo sulla pittura,Il Trattato della Pittura, è stato quindi trascritto in ca. Codex Pinellianus 1585, forse espressamente per Pinelli che ha fatto annotazioni in esso. Il Codice di Pinelli è stata la fonte per il codice Barberini da cui è stato finalmente stampato, apparentemente a cura di Raffaello du Fresne, nel 1651.L'interesse di Pinelli nella nuova scienza dell'ottica fu formativa per Galileo Galilei, per il quale Pinelli aprì’ la sua biblioteca nel 1590, in cui Galileo leggeva i manoscritti inediti, costituita anche da dispense e bozze di saggi di ottica, di Ettore Ausonio, matematico veneziano e medico, e di Giuseppe Moleto, professore di matematica a Padova (Dupre).È stato tra i primi botanici d'Europa, ed ebbe anche a raccogliere strumenti matematici. Aveva preso istruzione musicale dal grande madrigalista Philippe de Monte.Nel campo della botanica, ebbe a raccoglier erbe e piante rare nel suo giardino e corrispondeva con il padre della botanica italiana, Luca Ghini, aprendo la strada alle tecniche di essiccazione di materiale vegetale pressante per un erbario, le cui carte trascrisse dopo la morte di Ghini,Le preziose notizie sulla sua vita ed opera si trovano nelle scritto di Paolo Gualdo, Vita Ioannis Vincentii Pinelli, Patricii Genuensis. In qua studiosis bonarum artium, proponitur typus viri probi et eruditi. Autore Paulo Gualdo, Augustae Vindelicorum, Ad Insigne Pinus (=Markus Welser) (excudit Christophorus Mangus), cum privilegio Caes. Perpetuo, 1607 Una Voluminosa corrispondenza di Pinelli con l'umanista e libro collezionista francese Claude Dupuy è stato pubblicato nel 2001.Il Fratello , Galeazzo Pinelli , Duca di Acerenza, fu il mecenate di Gian Battista Basile, che scrisse lo Cunto de Li Cunti , il libro da cui nacquero le 50 fiabe più famose del mondo».
Gentilissimi, sarei desideroso di conoscere meglio questa vicenda ai fini di una ricerca più ampia di ambito padovano che sto conducendo. Rimango a vostra disposizione all'indirizzo mail.
RispondiEliminaMolte grazie.
un cordiale saluto.
Wynn casino new player bonus: Up to $300 in casino - JTA Hub
RispondiEliminaWynn Casino is bringing 서산 출장마사지 a huge welcome bonus up to $300 for new 전라남도 출장안마 players who register on the website. This bonus is 서귀포 출장안마 worth 창원 출장샵 up to 이천 출장샵 $300!