sabato 31 ottobre 2015

LES DARCY, "LA MERAVIGLIA DI MAITLAND" IL BOXER CATTOLICO ENTRATO NEL MITO AUSTRALIANO




A pensare che non ha potuto  disputare un titolo mondiale ufficiale perché gli negarono il passaporto per recarsi in Usa, che in vita fu  molto criticato e considerato un vigliacco perché non si volle arruolare per la Grande Guerra – fortemente cattolico per le sue origine irlandesi si considerava un obiettore- e poi dopo la prematura scomparsa, come capita a molti incompresi colpì le corde del cuore degli australiani tanto da diventare un eroe popolare, cui hanno dedicato anche canzoni. 

Il suo nome forse ora – a parte l’Australia – non potrebbe dire nulla a chi segue la boxe, ma fu un fenomeno tanto da essere considerato da storici della noble art tra i più forti medi che abbiano calcato il magico quadrato.

Parliamo della meraviglia australiana Les Darcy, nato per fare il pugile: pur se solo alto 168 cm aveva un allungo di 180 cm, muscoloso e velocissimo, mascella dura tanto che non andò ami al tappeto ed i vecchi cronisti giurano che non ebbe mai tagli o ferite gravi nelle sue battaglie. Ironia della sorte, come l’altro medio della terra dei canguri Bob Fitzimmons anche lui era una apprendista fabbro, e come un fabbro quando voleva  colpiva: 29 ko su 46 vittorie, solo 4 sconfitte e solo contro ottimi boxer.


Come molti del suo tempo, combattè in molte categorie, iniziò come piuma, leggero poi  welter ma arrivò a vincere il titolo australiano dei pesi massimi.


James Leslie (Les) Darcy nacque il 31 ottobre 1895  a Stradbroke, nei pressi di Maitland, New South Wales, secondo figlio  dei 10 di Edward Darcy (o Dorsey), operaio e più tardi contadino e di Margaret, nata O'Rourke. I suoi nonni provenivano da Tipperary, in Irlanda. Lasciò presto la scuola a 12, la sua famiglia era in pessime condizioni economiche ed incominciò a fare l’apprendista fabbro per portare qualche spicciolo a casa, quel duro lavoro però temprò il giovane fisico facendolo diventare muscoloso e forte. 
Guadagnava poco; circa 3 scellini a settimana; ben presto inizia a tirare di boxe ed ha talento; tanto da esordire sempre per provvedere alla famiglia  nella boxe professionale a soli  14 anni, una vittoria prima del limite alla 11esima ripresa contro un certo Guv'nor Balsa. I denari scarseggiavano a casa Darcy, con il pirmo incontro ebbe una borsa di 15 scellini e Les diede sempre gran parte dei suoi ricavi ai genitori. Il ragazzo è strepitoso; inizia bene con  una serie di vittorie, cresce di peso ed il 3 novembre 1913- ha 18 anni- ottiene la prima occasione  per il titolo austrialno, nei pesi welter: una sconfitta ai punti in 20 riprese contro il veterano Bob Whitelaw, che poi metterà ko l’anno seguente e arrivano due sconfitte contro il forte Fritz Holland – già vincitore di Joe Thomas il duro peso medio avversario di Stanley Ketkel, una ai punti in 20 riprese e l’altra per squalifica in 18 riprese.

E’ ancora giovane Les Darcy,sta diventando un vero peso medio ma soprattutto diventa un richiamo delle arene, quando combatte lui il pubblico corre, a volte si organizzavano treni speciali: Holland qualche anno dopo subirà due terribili punizioni dal “The Maitland Wonder”. Il giovane pugile cresce, molto allenamento, una vita sana, mai fumato o bevuto . 
la casa comprata per la sua famiglia

Così arrivano i primi veri soldi, tanto da compare una nuova casa con acqua corrente per la numerosa famiglia, poi un pianoforte per i fratelli e pagare le lezioni di musica poi una fattoria per esaudire il sogno del padre


Ed arriva il primo avversario di levatura mondiale, può far sorridere pensando al titolo Mondiale dei pesi medi riconosciuto dall’Australia, ma poteva ben valere un mondiale: sul ring del Stadium, Sydney, il 23 giugno 1915 Darcy affronta il “Glob trotter “ Jeff Smith, un talentuoso boxer che in carriera si è preso la soddisfazione di battere Mike McTigue, Jimmy Clabby, Frank Mantell, Mick King, George Chip, Jackie Clark, Bob Moha, Andy "Kid" Palmer, Harry Mansfield, Joe Borrell, Len Rowlands, Young Ahearn, Zulu Kid, George Robinson, "Bandsman" Dick Rice, "Fighting" Dick Gilbert, Frankie Carbone, Johnny Howard, Pat McCarthy, "Captain" Bob Roper, Jamaica Kid, Clay Turner, Lee Anderson, Chuck Wiggins, Harold "Happy" Howard, Harry Foley and Tony "Young" Marullo, oltre a diversi  Nd con l’incommensurabile Harry Greb.

DARCY E JESSE WILLARD

Smith è un altro re senza corona, ormai dimenticato nei nostri giorni, ma che Charley Rose pone al 7 posto nella sua All-Time Medi e la “Bibbia”  Nat Fleischer al 10. 
DARSEY E SMITH 

L’incontro fu stranissimo, il giovane Darcy alla 5 ripresa fu colpito basso e non riuscì a continuare,ma l’arbitro non gli credette e lo squalificò: fu l’ultima sconfitta di Les. Un “vizietto” quello ci colpire basso da parte di Smith – che pure era un pugile scientifico ed intelligente- che però lo penalizzò nella rivincita disputata nel maggio dello stesso anno: Darcy vince per squalifica alla 2 ripresa. Poi il giovane australiano incanalo una serie di strabiliante di vittorie in meno di un anno e mezzo: ben 17 vittorie tra cui due prima del limite  per il titolo australiano dei massimi: ambedue alla 7 contro Harold Hardwick  e  Les O'Donnell

DARCY E JESSE WILLARD

 Oltre a difendere il titolo mondiale made in Australia, ma non incontri con avversari di quarto ordine ma con il fior fiore dei medi dell’epoca: ben due volte con il solido Eddie McGoorty, vincitore di Jack Dillon, Dave Smith, Jack Denning, Pat Bradley, "Bandsman" Dick Rice, Matthew "P.O." Curran, Joe Bonds, "Fighting" Billy Murray, Harry Reeve, Mick King and Jerry Jerome, un boxer che Charley Rose mette al sesto posto nella sua all time dei medi e due volte contro the "Indiana Wasp" Jimmy Clabby,il maestro delle finte e delle staffilate con il destro d’incontro che battè anche Mike Gibbons, Dave Smith, George Cook, George Chip, Eddie McGoorty- 7 medio di tutti i tempi per Charley Rose.

Altre sue vittime gli ottimi Albert "Buck" Crouse, George Knockout Brown e per due volte su Dave Smith, che nel record aveva vittorie su Papke e Battling Levinsky Poi Darcy prese una decisone, quella di espatriare dato che la sua giovanile irruenza non sopportava il clima negativo dell’opinione pubblica australiana, aveva deciso di andare negli Usa per combattere, già dal 1915 voleva farlo. Aveva in mente un 4 o cinque incontri ben remunerati per aiutare la sua famiglia in difficoltà e poi egli  australiano arruolarsi o in Canada o nel Regno Unito- i tre paesi avevano come sovrano Giorgio V del Regno Unito. Aveva deciso di assolvere al dovere ma prima voleva mettere nella sicurezza economica  la sua famiglia in caso della sua morte. Fu profeta purtroppo. 
VIGNETTA DEL NEW YORK TIMES


 Quindi nel 1916 Les fa i suoi  ultimi incontri  in Australia, un tour de force per avere buone borse in un mese affronta due portenti: il 9 settembre batte  Jimmy Clabby e poi inossidabile  il 30 giugno 1916  i affronta un osso duro, l’ex mondiale dei medi George Chip, appena tre mesi addietro prima aveva strappato un ND al mulino umano Harry Greb: Darcy stravince per ko alla nona ripresa.

Poi clandestino e sotto falso nome parte per New York, e lì si consuma la sua tragica fine, ha appena 22 anni, è nel pieno della forza, ma ormai non gode più della fiducia dei promoter, il modo in cui ha lasciato l’Australia ha creato un clima negativo nei suoi confronti, furono sì organizzati alcuni match ma poi rinviati o annullati. Solo esibizioni, alcune con un immortale della boxe come Mike Gibbons; ambedue potevano essere i campioni del mondo, ben superiori ad Al McKoy che deteneva il titolo, nessuno dei due ebbe una opportunità mondiale.   Intanto qualcosa andò male, il fisico di acciaio dell’ex fabbro che mai ha conosciuto il tappeto e mai fu stato scalfito, viene colpito da setticemia e da endocardite, fu operato alle tonsille, ma sviluppò una polmonite che risultò letale. 
IL FUNERALE A SIDNEY

Les si spegne a soli 21 anni a   Memphis, 24 maggio 1917, Il suo corpo fu imbalsamato e riportato in Australia e riposa nella sezione cattolica del cimitero di East Maitland, dove la tragica morte lo fece diventare ancora più popolare e amato: il giovane boxer che andava a messa tutti i giorni, che non amava la guerra  ma aveva lo stesso deciso di arruolarsi ma prima voleva mettere a sicura la sua famiglia.

il funerale 

Ora corre il pericolo che la sua forza e bravura cada nell’oblio tra gli appassionati di boxe, ma nel paese dei Koala è un eroe nazionale, ha una statua a suo ricordo ed ancora ispira cantanti e scrittori; anche un film sulla sua vita.

Nat Fleisher considerava Darcy all’ottavo posto della sua all time e Goldman lo inserisce all’11 posto tra i più forti medi di tutti i tempi, come Ketkel non potremmo mai sapere cosa avrebbe potuto realizzare la “meraviglia australiana” morto nel fiore degli anni.

Incontri di Darcy

Una canzone su Les Darcy

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